giovedì 14 febbraio 2008
L'ATTENTATRICE di Yasmina Khadra
E' la prima volta che mi capita di immedesimarmi nel protagonista uomo di una storia. Questo libro è un pugno nello stomaco, la sofferenza del medico è la mia sofferenza e il dolore per la perdita della moglie è quello che proverei per il mio congiunto. Non è possibile sottrarsi al proprio destino, alle proprie responsabilità, non bisogna mai dare nulla per scontato, l'autore fa crollare le basi sulle quali ognuno di noi basa la propria esistenza; amplifica la sofferenza all'interno di una cornice di per sè dolorosa come quella del conflitto tra Israele e Palestina e non lascia via di scampo, le immagini che la mente crea durante la lettura del romanzo, permangono a lungo dentro il lettore.
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