giovedì 14 febbraio 2008

Terence Trent D'arby-Sign your name

Ero in macchina in mezzo al traffico quando senza rendermene conto ho iniziato a canticchiare questa canzone che trasmetteva la radio.......sono passati anni da quando vedevo questo video su Dj Television e le sensazioni che provo sono sempre le stesse. Buon ascolto.

SAN ISIDRO FUTBOL di Pino Cacucci

Immagine di San Isidro Futból
Questo sottile libro di Cacucci l'ho letto in un soffio e sempre con il sorriso sulle labbra. Da un fatto di cronaca realmente accaduto Cacucci sfodera questa scanzonata storia fatta di bizzarri personaggi che ho immaginato pur senza particolari descrizioni. Mi è venuta una gran voglia di vedere il film dove la figura di Padre Pedro è impersonata da Diego Abatantuono.

LONDRA di Roberto Bertinetti

Immagine di Londra
Premetto che sono prevenuta in quanto tutto quello che viene scritto su Londra per me è un must....quindi mi piace a prescindere. La lettura di questo libro posso dire che non mi ha particolarmente arricchita, la bibliografia infatti comprende parecchi libri che avevo già letto, per cui l'ho considerata semplicemente una piacevole ma veloce passeggiata per alcune vie di Londra.

EBANO di Ryzard Kapuscinski

Immagine di Ebano
Devo ringraziare un aNobiiano, è stato lui a dirmi che se avevo amato Terzani non potevo non amare Kapuscinski e aveva ragione, l’ho amato anche di più. Con Ebano ho fatto un meraviglioso viaggio nell’Africa degli africani, in mezzo agli insetti e alla calura, in Paesi dimenticati come il Ruanda, la Liberia, il Burundi, indossando anche questa volta i panni di un giornalista che rifiuta gli agi per trovare quella verità che ridona dignità ad un immenso continente martoriato dal clima e dalla fame ma soprattutto dal resto del mondo. Questo libro deve essere letto perchè se Kapuscinski ha dormito in mezzo agli scarafaggi, se ha preso la malaria, lo ha fatto per dare delle risposte alle domande sul modo di vivere africano, per permettere a “noi” di entrare nella mentalità di chi uccide per il furto di una pentola, di chi vive la propria vita con un’arma in mano, dell’importanza che ha un solo albero per un intero villaggio, del motivo per il quale nessuno sopravvive alla propria ombra, perché in Africa esiste un limite sottilissimo tra la vita e la morte. Consiglio vivamente a chiunque questo libro perché più che un piacere, leggerlo dovrebbe essere un dovere.

SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi

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"La nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo" eppure Levi utilizza le parole più semplici per descrivere quanto di più orrendo e disumano gli ebrei hanno dovuto sopportare all'interno dei Lager nazisti. Nei Campi di annientamento Levi descrive che cosa accade ad un uomo a cui, insieme con le persone amate vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, e tutto quanto possiede...accade facilmente a chi ha perso tutto di perdere se stesso. La distruzione secondo Levi dell’essere umano non è tanto fisica quanto mentale, l’uomo perfetto per resistere all’interno dei campi di concentramento è infatti un demente dal fisico indistruttibile, la fragilità umana è più in pericolo della stessa vita.

LE VIE DEI CANTI di Bruce Chatwin

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In questo libro, per metà diario di viaggio e per metà saggio antropologico, Chatwin riporta gli appunti presi nei suoi famosi moleskine, che offrono una serie di spunti e riflessioni sulla natura umana. Il diario descrive il periodo di 9 settimane trascorso alla ricerca del significato delle Vie dei Canti: "Gli Antenati, che avevano creato il mondo cantandolo, erano stati poeti nel significato originario di creazione......la vita religiosa di ognuno di essi aveva come unico scopo di conservare la terra com'era e come doveva essere. L'uomo che andava in walkabout compiva un viaggio rituale: calcava le orme del suo Antenato. Cantava le strofe dell'Antenato senza cambiare una parola nè una nota e così ricreava il Creato". Negli appunti dei moleskine riporta dei brani e degli spunti che dimostrano come la natura nomade dell'uomo è forte quanto quella degli animali. "Nell'Origine dell'uomo Darwin rileva che in certi uccelli l'istinto migratorio è più forte di quello materno. Una madre, pur di non rinunciare al lungo viaggio verso il sud, abbandona gli uccelli nel nido" " Non c'è felicità per l'uomo che non viaggia. Vivendo nella società umana, anche il migliore degli uomini diventa un peccatore. Poichè Indra è amico del viandante. Andate, dunque!"

IN ASIA di Tiziano Terzani

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In Asia è il primo libro di Terzani che leggo e come si dice a Palermo "ci ho perso tempo"! Di Terzani ho apprezzato tutto: lo stile, il coraggio, la curiosità, lo spirito d'avventura, la schiettezza. Come corrispondente "tedesco" di Der Spiegel l'autore attraversa l'Asia dalla Cina al Giappone, dalle Filippine alla Corea, dall'India al Pakistan, dalla Cambogia alla Thailandia, dalla Birmania al Vietnam, sempre alla ricerca della verità. Una verità inseguita sul campo, andando di persona incontro a fatti, avvenimenti e persone, nell'esercizio del vero modo di essere giornalista, che per lui rappresenta più di un mestiere: una missione e uno stile di vita.

UN'OTTIMA ANNATA di Peter Mayle

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Ho letto questo libro sperando di risentire gli odori e i sapori della Provenza che l'autore mi aveva fatto provare con gli altri due titoli dedicati a questo angolo di Francia. Purtroppo però sono rimasta delusa, nonostante l'ambientazione e la presenza di una trama, niente in questo romanzo ha stuzzicato i miei sensi.

L'ATTENTATRICE di Yasmina Khadra

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E' la prima volta che mi capita di immedesimarmi nel protagonista uomo di una storia. Questo libro è un pugno nello stomaco, la sofferenza del medico è la mia sofferenza e il dolore per la perdita della moglie è quello che proverei per il mio congiunto. Non è possibile sottrarsi al proprio destino, alle proprie responsabilità, non bisogna mai dare nulla per scontato, l'autore fa crollare le basi sulle quali ognuno di noi basa la propria esistenza; amplifica la sofferenza all'interno di una cornice di per sè dolorosa come quella del conflitto tra Israele e Palestina e non lascia via di scampo, le immagini che la mente crea durante la lettura del romanzo, permangono a lungo dentro il lettore.

OASI PROIBITE di Ella Maillart

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Ella Maillart è una donna coraggiosa, una viaggiatrice, una scrittrice, una donna che vive per sfidare la vita e i libri che scrive sono quello che più si avvicinano al mio concetto di racconto di viaggio. I suoi viaggi sono delle imprese dove l'autrice più che scoprire i luoghi che attraversa scopre se stessa, obbliga il suo corpo a soffrire di bisogni primitivi, come la fame, la stanchezza profonda e a gioire per la soddisfazione degli stessi. La lettura di questo straordinario viaggio compiuto nel 1935 in Cina, da Pechino alle oasi dello Xinjiang attraversando il deserto del Taklamakan e quindi fino al Kashmir, permette a chi legge di compiere un'esperienza in più, perchè così come Moravia e Pasolini scrissero dello stesso viaggio fatto insieme in India, qui compagno d'avventura della Maillart è lo scrittore Peter Flaming e News from Tartary è il prodotto dello stesso viaggio. Interessante a questo punto risulta la lettura del secondo libro, per capire come le esperienze personali possano far emergere alcuni aspetti del viaggio rispetto ad altri, confermando il concetto che viaggiare è compiere un viaggio interiore.